Parcella professionale Superbonus: parametri ed esempio di calcolo

16/02/2022 - A quanto ammonta la parcella del Superbonus per il professionista che se ne occupa?
Come calcolarla, ci sono leggi a riguardo? Scoprirai qui tutto ciò che è bene sapere in merito.

In particolare esordiamo dicendo che, secondo il Decreto MiSE del 6 agosto del 2020 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 05-10-2020 S.G. n. 246, le parcelle dei professionali riguardanti gli interventi del Superbonus devono essere quantificate secondo i valori massimi previsti dal DM 17/06/16.
Ma vediamo meglio, nel dettaglio, tutto ciò che gravita attorno a questa questione, spesso spinosa e controversa.




Come calcolare la parcella superbonus?


Quanto percepisce il professionista su opere svolte con il Superbonus 110%?

Il Ministero della Giustizia, mediante DM 17/06/2016 e grazie pure al decreto legislativo n. 50/2016, ha individuato e approvato le tabelle dei corrispettivi commisurati al livello qualitativo dei tre livelli di progettazione.

Questi livelli, nel dettaglio, sono:
  • il progetto di fattibilità tecnica;
  • il progetto di fattibilità economica;
  • il progetto definitivo;
  • il progetto esecutivo.
In particolare il Decreto Ministeriale citato svolge lo stesso ruolo del Parametri bis, (decreto 143/2013), che serve a calcolare le parcelle dei professionisti per le gare d'appalto di architettura e ingegneria.

Il DM 17/06/16 mantiene le tabelle e i relativi parametri contenuti pari a quelli del Parametri bis.

Ma quali sono questi parametri che permettono di calcolare le parcelle dei professionisti durante i lavori svolti con il Superbonus?

Eccoli:
  • Z-1, il parametro che riguarda il grado di complessità dei lavori;
  • Z-2, il parametro che riguarda le prestazioni e i relativi parametri di incidenza.
Quindi l'ammontare della parcella finale per il Superbonus sarà calcolata in funzione:
  • del costo delle categorie inerenti l'opera;
  • della complessità dell'incarico;
  • della specificità dell'incarico.
Vediamo di seguito ancora meglio e nel dettaglio come si può calcolare la parcella del professionista e, magari, potrai farti anche una migliore idea sul suo ammontare prima ancora di rivolgerti allo stesso tecnico di fiducia.


 


Parcella professionisti Superbonus 110%: tutti i dettagli


In questa guida faremo chiarezza sul ruolo del professionista e soprattutto esamineremo la questione delle parcelle relative alle opere svolte con il Superbonus 110%.

Innanzitutto è bene sottolineare che il ruolo del professionista, dell'architetto, del geometra o dell'ingegnere, insieme alle sue prestazioni specifiche è indispensabile.

In primis quelle di tipo preliminare giocano un ruolo imprescindibile e sono fondamentali per assicurarsi che l'intervento sull'immobile possa essere effettuato.

Non solo, le perizie tecniche sono anche importanti al fine di valutare se il Superbonus, con le relative opere, possa davvero garantire un miglioramento prestazionale all'edificio, cioè se l'aumento delle classi energetiche sia fattibile, funzionale e adeguato ai requisiti del Superbonus 110%.


Ma quali sono i lavori che il professionista deve svolgere in modo preliminare per arrivare ad una conclusione sullo stato di fattibilità?

Beh, sono diverse, per esempio dovrà:
  • svolgere dei sopralluoghi;
  • effettuare delle ispezioni;
  • realizzare delle perizie;
  • svolgere degli studi di fattibilità;
  • effettuare delle analisi costi/benefici, ecc.

Documenti necessari e spese detraibili

Queste sono tutte prestazioni professionali e preliminari, differenti e separate, indipendenti rispetto ai lavori veri e propri relativi al Superbonus e che vanno pagati al professionista.

Queste comunque rientrano nelle spese detraibili e lo stesso Decreto Ministeriale relativo fissa dei massimali per ogni singola tipologia di prestazione.

N.B.: A tutti i tecnici come architetti, geometri, ingegneri e commercialisti, viene riconosciuto un ruolo specifico all'interno della spettanza delle detrazioni al 110% del Superbonus.

Documenti necessari e spese detraibili

Per poter ottenere la detrazione del 110% del Superbonus non è solo necessario svolgere alcuni lavori che potranno migliorare la qualità e prestazione energetica dell'immobile, ma è pure necessario dimostrare ciò mediante appositi documenti e perizie.

Tra queste:
  • l'asseverazione che certifica il rispetto dei requisiti previsti dai decreti relativi, di cui al comma 3-ter dell'Art. 14 del D.L. n. 63/2013;
  • la corrispondente congruità delle spese sostenute relativamente agli interventi agevolati al 110%;
  • il rilascio della cosiddetta A.P.E, cioè l'Attestazione di Prestazione Energetica, pre e post interventi migliorativi e che verrà rilasciata da un tecnico abilitato sotto forma di dichiarazione asseverata;
  • il visto di conformità, con i dati relativi alla documentazione attestante la presenza di tutti i presupposti che ti danno diritto alla detrazione d'imposta del Superbonus 110%.
N.B.: Solo presentando questi documenti potrai godere delle detrazioni fiscali del Superbonus 110% o dello sconto in fattura e si tratta di spese che possono essere detratte.

Nello specifico l'Agenzia delle Entrate dichiara che rientrano nel dettaglio le spese per:
  • la progettazione e le svariate altre prestazioni di tipo professionale connesse;
  • le prestazioni accessorie di tipo professionale strettamente legate al tipo di intervento;
  • la relazione della conformità dei lavori rispetto alle leggi vigenti, APE, ecc.;
  • la realizzazione di perizie e sopralluoghi professionali.

Quanto costa visto e asseverazione superbonus?


Il decreto legge n. 157 del 2021 ha apportato diverse novità in ambito di agevolazioni fiscali e bonus edilizi.

In particolare sono state inserite misure finalizzate a contrastare le frodi, purtroppo emerse in numero considerevole, negli ultimi mesi in ambito di bonus fiscali per i lavori sulla casa.

Nello specifico i bonus ristrutturazione, facciate, ecobonus ordinario e similari non convengono più rispetto al Superbonus 110%, rispetto alle modalità pre decreto nuovo, perché occorre acquisire:
  • il visto di conformità;
  • l'asseverazione delle congruità delle spese ai prezzi stabiliti.

Chi rilascia il visto di conformità e quanto costa

Gli stessi soggetti abilitati all'invio delle dichiarazioni fiscali dei contribuenti possono rilasciare il visto di conformità.

Tra questi:
  • i CAF, cioè i centri di assistenza fiscale per le imprese, per i lavoratori dipendenti e per i pensionati;
  • le associazioni di tipo sindacale tra imprenditori;
  • le associazioni che associano soggetti appartenenti a minoranze etniche e linguistiche;
  • gli iscritti all'Albo dei Dottori Commercialisti;
  • i soggetti iscritti all'Albo dei Ragionieri;
  • i soggetti iscritti all'Albo dei Periti commerciali e dei Consulenti del lavoro;
  • gli iscritti, (al 30 settembre 1993), nel ruolo di Perito ed Esperto tenuti della Camere di commercio, dell'industria, dell'artigianato e dell'agricoltura, ma per la sub-categoria dei tributi e solo se in possesso di laurea in Giurisprudenza, Economia e commercio o equipollenti, oppure con Diploma di Ragioneria;
  • gli incaricati individuati con il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, purché iscritti all'Albo degli Avvocati;
  • gli iscritti nel registro dei revisori legali, novità della Legge di bilancio 2022.
  • tutti i revisori contabili iscritti negli appositi registri.
Il visto di conformità ha inoltro un costo variabile, indicativamente si parla di 150 euro a salire.

Tutto dipende dalla complessità dell'adempimento e dal relativo numero di documenti necessari da stilare.


Asseverazione: chi la rilascia e quanto costa

L'asseverazione di congruità è rilasciata dai tecnici abilitati. Tra questi:
  • gli architetti;
  • gli ingeneri;
  • i geometri abilitati, ecc.
Questo documento è necessario ai fini di evitare frodi fiscali.

Si sono verificati infatti notevoli aumenti ingiustificati degli importi fatturati, a fronte ovviamente delle ipotesi di cessione credito e sconto in fattura negli anni passati.

Ma quanto costa l'asseverazione di conformità? In media parliamo di 200-500 euro, ma anche in questo caso il prezzo cambia in base alla complessità dei lavori necessari al fine di godere del Superbonus 110%.

Esempio calcolo parcella Superbonus 110%


Come si calcola la parcella del professionista per i lavori realizzati con il Superbonus?

Abbiamo visto, fino a qui, tante variabili e considerazioni da tenere presente, ma ora andremo ancora meglio nel dettaglio.

Innanzitutto tieni conto che, come anticipato, tutte le spese vanno calcolate secondo i dettami del DM 17 Giugno 2016, ma le macro-attività che il professionista sarà tenuto a svolgere sono pressoché queste:
  • la valutazione preliminare;
  • la stesura dell'APE, prima e dopo gli interventi di miglioramento energetico con Superbonus 110%;
  • la relazione del progetto degli interventi, la ex L10;
  • la relazione della Direzione Lavori;
  • l'Asseverazione di congruità, la nota ENEA.
Nel seguente capitolo vedrai specificatamente come ripartire la parcella Superbonus del professionista stando nei massimali di spesa per i singoli interventi.

Prendiamo in esame:
  • una villetta di testa sita in provincia di Varese;
  • la superficie totale è di 150 m²;
  • la superficie riscaldata è di 100 m²;
  • la superficie disperdente è di 290 m²;
  • il volume riscaldato è di 350 m³;
  • la distribuzione è su due piani fuori terra;
  • il proprietario è un soggetto IRPEF;
  • si richiede un miglioramento dell'efficienza energetica.
Prima di tutto, ai fini di calcolare la parcella per Superbonus del professionista, occorre determinare il valore dello stato di fatto dell'immobile.

Grazie al Prezziario Tipologico, il DEI, sappiamo che la villetta ha un valore complessivo di 200mila euro.

Mentre, gli interventi da effettuare, valutati preventivamente, riguardano
  • l'isolamento delle pareti esterne per un ammontare complessivo di 25.000 euro;
  • l'isolamento della soletta del sottotetto per un ammontare di 4.000 euro;
  • la sostituzione dei serramenti che avrà un costo di 23.000 euro;
  • la sostituzione del generatore di riscaldamento per un ammontare complessivo di 3.800 euro;
  • l'installazione del fotovoltaico per un costo complessivo di 6.000 euro;
  • l'installazione delle colonnine di ricarica elettrica per una spesa totale di 1.500 euro.
I prezzi sopra elencati arrivano dai preventivi e sono comprensivi di IVA, sono necessari da conoscere al fine di calcolare la parcella del professionista legata ai lavori svolti con Superbonus 110%.


Ora valutiamo la distribuzione di queste spese secondo le categorie di calcolo previste dal già citato DM 17 Giugno 2016.

Le prestazione professionali nella parcella per Superbonus

Nella parcella del Superbonus per il professionista diverse variabili vanno considerate e ora vediamo nello specifico cosa concerne la fase preliminare del progetto, del miglioramento energetico dell'immobile.

Le prestazioni professionali relative alla valutazione preliminare

In base applichiamo a questi valori le spese forfettarie pari al 25%. Inoltre aggiungiamo il 4% per il contributo cassa e 22% di IVA, da presentare al committente.

Ottenuto il valore della attività di valutazione alla congruità e alla possibilità di godere dei vantaggi fiscali del Superbonus 110% si procede con i lavori.

L'importo andrà dedotto dalla parcella effettiva relativa agli interventi da Superbonus 110%, cioè in base a quelli delle macro categorie viste prima, come la stesura dell'APE, l'ENEA, ecc.

In conclusione il compenso professionale totale per i lavori con Superbonus equivale alla somma delle macro attività fino a qui analizzate, sempre secondo i valori stabiliti per legge in termini di massimale richiedibile in parcella.


Il compenso per Superbonus

Nota bene che alla parcella del professionista, calcolata in base ai dettami del DM 17 Giugno 2016, è possibile applicare sconti eventuali.

La cosa fondamentale è quella di valutare se i costi elencati e presentati al cliente rientrano nei massimali stabiliti per legge e relativi agli interventi di efficientamento energetico.

E solo mediante questi calcoli potrai stabilire, anche in via generica e non precisa, la parcella finale del tuo professionista.

Filippo Coltro
Filippo Coltro
Architetto e interior designer sono specializzato nella progettazione d'interni di residenze private.
Ho firmato progetti in tutto il mondo, da Hong Kong a Milano, da Padova a Venezia, tutti contraddistinti da una progettualità ricercata, attenta al particolare e alla tradizione, che sa coniugare il gusto della memoria estetica con quello della contemporaneità.
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