Creare secondo bagno in casa: come fare, normativa e costi
24/07/2022 -
Stai pensando di realizzare un secondo bagno in casa ma non sai da dove iniziare e come fare? Non hai idea di dover poterlo creare, della documentazione necessaria e dei costi?
Sei nel posto giusto. Grazie ai consigli dell'architetto scoprirai qui come avere una doppia toilette completa di tutto il necessario e che possa rispondere a tutte le tue esigenze.
Spazio necessario per creare un secondo bagno in casa
In via generica lo spazio minimo per la realizzazione di un secondo bagno è di 3,4/4 metri quadrati, ma tutto dipende soprattutto dalle regole locali.
Nella
progettazione del bagno nuovo bisogna tenere conto:
- dello spazio a disposizione;
- del numero di elementi/arredi must have come il vaso WC, il lavabo, ecc. e i loro ingombri;
- lo spazio per legge necessario tra un sanitario e l'altro e tra questi e gli altri elementi del bagno.
Fortunatamente in commercio ci sono prodotti slim e
salva-spazio, ad esempio lavabi ad angoli, vasi WC e bidet mini, piatti doccia slim e angolari che permettono progettazioni confortevoli anche in spazi ridotti.
E poi affidati ad un architetto esperto abile che sicuramente troverà le soluzioni più adatte per realizzare un secondo bagno
comodo e bello.

Ecco nel dettaglio i principali topic da tenere presente per la creazione della seconda toilette:
- devi garantire almeno 20 cm di spazio tra WC e bidet, 60 cm davanti ai sanitari, 15/20 cm di spazio dalle pareti;
- la doccia può essere chiusa anche su tre lati;
- le leggi principali che regolano le normative per la realizzazione della tua toilette sono: il regolamento comunale e il Decreto del ministero della sanità datato 5 luglio 1975 con relative modificazioni più recenti;
- la tua toilette bagni può essere priva di finestre ma deve essere presente la ventilazione meccanica;
- lo spazio che contiene il vaso WC non può essere comunicante direttamente con il soggiorno e/o la cucina, sarà quindi indispensabile un antibagno con lavabo separato da una porta;
- l'antibagno invece non è necessario se il tuo bagno si apre direttamente su una stanza da letto;
- se il tuo nuovo bagno non ha le finestre almeno quello principale le deve avere.
Creare il secondo bagno: risolvere il problema degli impianti
Uno degli ostacoli e vincoli principali nella creazione di un secondo bagno in casa è legato agli impianti idrici e di scarico.
Trasformare infatti una stanza che prima serviva a tutt'altro in una toilette non è sempre immediato, anzi. Le prime valutazione da fare sono di tipo tecnico e servirà l'intervento di un progettista esperto.
Lo stesso cercherà di capire quali siano gli angoli della casa ideali per accogliere il secondo bagno anche in funzione dell'impiantistica.
Più vicini infatti sono gli attacchi meno bisognerà eseguire opere murarie invasive, costose e che procurano anche molta sporcizia e disagio a chi vi abita.
Quali sono le vie più semplice per creare il secondo bagno in casa?
- Posizionarlo nelle vicinanze dirette della cucina;
- sistemarlo nelle vicinanze dirette del bagno principale.
Tieni conto anche di queste prerogative che riguardano tecnicamente la realizzazione del secondo bagno domestico:
- portare l'acqua corrente in un altro locale non è difficile, ma la cosa ardua è l'allacciamento alla colonna di scarico principale, per questo meglio che la toilette nuova sia nelle immediate vicinanze, anche se si possono trovare soluzioni alternative;
- le tubature delle acque nere devono convogliare con una pendenza minima dell'1% e dovranno avere diametro di 10 cm.
Per quanto riguarda la pendenza capirai da te che non è sempre facile garantirla e per questo si opta per vasi WC rialzati (anche di 10-15 cm minimo rispetto alla pavimentazione) che forse hai visti a casa di amici e parenti, oppure vistando case d'epoca o ristrutturate.
L'alternativa
Esistono i cosiddetti Sanitrit, nome commerciale di sistemi WC che
possono essere sistemati lontano dalla colonna di scarico perché non ne sono dipendenti.
Si tratta di sanitari dotati di trituratore incorporato capaci di ridurre in modo considerevole i rifiuti organici e la carta igienica così che possano essere esaminati in tubature più piccole dei canonici 10 cm sopra citati.
I Sanitrit sono anche dotati di pompe di sollevamento e di drenaggio progettate proprio per spingere le acque nere fino allo scarico, è chiaro che non servano nemmeno i rialzi a questo scopo perché questo sistema pensa proprio a tutto.
Ma, nonostante possa sembrarti un'idea innovativa e smart, all'inizio non venne accolta di buon grado, anzi. Questo non solo per lo scetticismo della nuova invenzione, ma anche perché purtroppo c'era chi aveva l'abitudine di gettare nel vaso WC tutto ciò che in realtà non va mai buttato come assorbenti, cotton-fioc, ecc.
E poi a livello estetico oggi i Sanitrit non hanno nulla da invidiare alle capsule di WC dei migliori brand del settore. Hanno linee miniali, finiture d'eccellenza, mood evergreen ma anche classico e curato.

L'impianto elettrico
Per realizzare il secondo bagno bisogna tenere conto anche dell'impianto elettrico.
Questo infatti dovrà essere ampliato per garantire al giusta illuminazione alla toilette, anche se di fatto poi utilizzerai pochi apparecchi/lampade.
Te ne serviranno minimo due di punti luce:
- uno per lo specchio;
- uno d'ambientazione.
Tutto il lavoro elettrico andrà commissionato ad un esperto, da evitare assolutamente il fai da te!
L'isolamento
Infine va valutato anche il rumore creato dall'utilizzo del secondo bagno.
Dovrai infatti pensare ad un isolamento acustico adeguato, almeno interessante la parete dietro al vaso WC, quella che racchiude gli scarichi.
Una buona insonorizzazione, specie se il locale è adiacente alla stanza da letto o alla cucina, evita anche disagi e imbarazzo da parte di chi usa il bagno e di chi è nelle altre stanze vicine.
A cos'altro bisogna pensare prima di realizzare il secondo bagno in casa?
Eh sì, non finisce quì, dovrai anche metterti a riflettere:
- sull'entità delle opere murarie e delle relative porzioni di rivestimento da sostituire;
- sui tipi di rivestimento adottare, la loro metratura, il modello, ecc.;
- sul posizionamento dei sanitari e di altri complementi;
- sui serramenti da utilizzare come le porte;
- sugli apparecchi illuminanti ideali;
- su quali professionisti interpellare e quali preventivi richiedere loro.
N.B. Rivolgendoti ad un professionista, ad esempio ad un architetto specializzato, potrai affidare a lui tutto ciò che concerne i preventivi, le misurazioni e le considerazioni tecniche nonché le soluzioni ideali per realizzare in toto il tuo secondo bagno seguendo anche alla perfezione le normative vigenti.
Autorizzazioni per creare secondo bagno in casa: pratica edilizia obbligatoria
Per realizzare il tuo nuovo secondo bagno servono dei permessi edilizi e per sapere come presentarli e tutte le specifiche del caso affidati ad un professionista.
Puoi avvalerti di un
architetto, di un geometra o di un ingegnere che disbrigherà per te la parte burocratica.
Ma quali sono i documenti da presentare?
Sono sostanzialmente due (salvo casi particolari o specifiche normative comunali a sé):
- la CILA, cioè la Comunicazione di inizio lavori asseverata e va presentata in comune prima dell'inizio dei lavori e dopo aver in mano un progetto definitivo;
- la SCA, cioè la Segnalazione certificata di agibilità che verrà rilasciata dopo la conclusione dei lavori.
Vediamo di seguito, e nel dettaglio, di cosa si tratta.
CILA per realizzare il secondo bagno
La cosiddetta CILA si attua in caso di ristrutturazione e lavori che non comportano la modificazione strutturale dell'edificio, cioè si presenta per opere che non intaccano le pareti portanti dell'abitazione/immobile.
Si parla nello specifico di CILA in occasione di manutenzione straordinaria, come appunto lo è la realizzazione di un secondo bagno.
Rientrano in questo genere di interventi come:
- lo spostamento delle pareti/tramezzi;
- la sostituzione e/o l'ampliamento degli impianti (come appunto farai per il tuo nuovo bagno), ecc.
Per saperne di più e capire nel dettaglio quali siano gli interventi rientranti nella manutenzione straordinaria consulta il
D.pr. 380/2001, che sarebbe di fatto il cosiddetto Testo Unico dell'Edilizia (articoli 3 e 6-bis).
N.B. La CILA è considerata una delle pratiche edilizie più smart, cioè facili da realizzare/compilare e che ti consente di iniziare i lavori prescelti, come la stessa creazione del secondo bagno in casa. Ti servirà l'appoggio di un tecnico che farà per te la parte burocratica e appunto più tecnica e si assicurerà che tutto sia a norma di legge.
SCA alla fine dei lavori
La SCA è di fatto il vecchio Certificato di agilità e va fatto redigere da un tecnico specializzato al termine dei lavori, in questo caso al termine della realizzazione del tuo secondo bagno.
In pratica bisogna attestare che l'opera, secondo i dettami legali vigenti relativi al D.pr. 380/2001, articolo 24 comma 1, disponga di:
- comprovate condizioni di sicurezza;
- comprovate condizioni igienico sanitarie e di salubrità;
- sistemi per il reale risparmio energetico.
Perché bisogna presentare la SCA?
Beh, effettuando un'opera come la realizzazione di un secondo bagno sei andato certamente a modificare le precedenti condizioni igienico sanitarie, di salubrità e agibilità del tuo domicilio.
Per questo è bene verificare che le stesse sussistano di nuovo anche se hai modificato l'ambiente indoor a favore di una nuova e aggiuntiva toilette.
Quando va presentata la SCA?
Va presentata in comune dopo la fine dei lavori e non più tardi dei 15 giorni successivi alla chiusura del cantiere.
Ha un costo la SCA?
Solitamente si pagano solo i diritti di segreteria che sono similari per importo a quelli relativi ad all'altra pratica edilizia edilizia necessaria chiamata CILA. Dovrai però aggiungere il prezzo della
parcella del tuo tecnico che può variare di caso in caso e secondo notevoli variabili.
N.B. Se vengono a galla eventuali irregolarità, inesattezze e difformità dichiarate nella SCA sarai tu il responsabile insieme al tuo tecnico, lo stesso che ha redatto il documento. Queste incongruità sono perseguibili e punibili per legge.

Dove creare un secondo bagno in casa
Abbiamo visto quanto sia importante realizzare il tuo secondo bagno in casa nelle adiacenze degli scarichi e degli attacchi idrici, anche se le soluzioni alternative ci sono e possono essere interessanti.
Nei prossimi paragrafi ti darò informazioni ancora più precise e dettagliate riguardo la location suggerita dall'architetto in persona. Ovviamente sono suggerimenti standard che, magari, possono non essere del tutto in linea con l'architettura del tuo immobile o con l'idea che ti era fatto tu.
Quindi, come spesso sottolineato, si rivela di fondamentale importanza confrontarsi direttamente con un tecnico di fiducia anche sul posizionamento più oculato della tua nuova toilette valutandone aspetti impiantistici e pure metrici, estetici e di fruibilità.
Un secondo bagno in casa, se ben strutturato e organizzato, può anche aumentare il valore dell'intera abitazione anche in previsione di una futura vendita o di un affitto per brevi o lunghi periodi.
Creare due bagni da quello principale
Quando è possibile creare due bagni dividendo quello principale?
Sicuramente se questo ha una metratura medio-ampia e se si presta architettonicamente allo scopo.
Ciò significa che è privo, ad esempio, di colonne portanti ingombranti e difficili da giostrare nel nuovo assetto delle due toilette.
Ad ogni modo, questa soluzione può:
- essere agevole per quanto riguarda l'impiantistica, non saranno infatti necessari interventi particolarmente invasivi, costosi e lunghi e ardui;
- essere veloce da realizzare senza troppi intoppi, soprattutto a livello degli impianti idrici e di scarico;
- non influire per nulla sull'organizzazione e la fruibilità del tuo alloggio in quanto sfrutterai un locale già adibito e chiuso per lo scopo;
- permetterti di realizzare uno dei due bagni senza bidet facendolo diventare una toilette per gli ospiti, un bagno di servizio più easy ma al contempo ben accessoriato;
- permetterti di creare questo secondo gabinetto senza finestra;
- essere interessante realizzare il secondo bagno con arredi e sanitari minimali o slim per garantire il massimo del comfort, una facilità di pulizia aumentata e anche una maggiore fruibilità.
Creare il secondo bagno in camera da letto
Quando creare il secondo bagno in camera da letto?
Sfruttando la metratura di questa stanza è possibile realizzare una seconda toilette, ovviamente a servizio degli occupanti di questo spazio, ma solo se l'ambiente è abbastanza grande.
In ogni caso si parla generalmente, salvo casi eccezionali, di toilette mini e secondo le leggi nazionali vigenti puoi crearlo senza finestre, ma con aerazione meccanica forzata d'obbligo.
N.B. È importantissimo capire subito in fase pre-progettuale, come far arrivare l'acqua corrente e come attaccarsi agli scarichi delle acque nere. Se l'abitazione è in un condominio solitamente i bagni di tutti gli appartamenti sono incolonnati nella stessa posizione e in questo caso sarebbe comodo e necessario
ricorrere ad un trituratore per WC come il già citato Sanitrit. Ciò ti permette di
realizzare il tuo piccolo bagno in camera da letto senza doverti necessariamente collegare allo scarico condominiale direttamente.
Il consiglio in più: il bagno collegato alla stanza da letto è di per sé non solo una scelta iper pratica, ma è pure un locale che per sua natura è scenografico e aumenta il valore del tuo immobile in generale.
Scegli sanitari moderni o classici in base al mood della stanza, sfrutta rivestimenti particolari o di pregio, gioca con le nuance dei dettagli e dell'arredo bagno e crea la tua mini toilette passando al vaglio preventivamente e con attenzione ogni variabile stilistica e, perché no, anche le nuove tendenze sul mercato.
Realizzare il secondo bagno nel ripostiglio
Il bagno nel ripostiglio può essere la scelta ideale se hai un locale che non usi, o che usi solamente per riporre poche cose.
Non solo, realizzare una toilette aggiuntiva qui può permetterti di creare un piccolo
angolo lavanderia con annesso vaso WC e un piccolo lavabo, magari ad angolo.
Si tratta per lo più di un locale cieco, senza finestre, ma che dovrà comunque godere di una buona aerazione seppur forzata: è una stanza dove regnano gli sbalzi termici e l'umidità.
Potresti scegliere di inserire pochi elementi per un bagno-lavanderia pratico e funzionale, per esempio:
- vaso WC slim;
- lavatrice con funzione asciugatrice, o lavatrice con asciugatrice impilata;
- piccolo lavabo/lavandino, anche ad angolo e slim se hai poco spazio e meglio se modello freestanding o sospeso;
- una o più mensole slim che ti permettono di sfruttare le altezze e di mettere in sicurezza i detersivi tenendoli lontani dai bambini;
- punti luce essenziali.
N.B. Se già il tuo ripostiglio è adibito a lavanderia sappi che potresti sfruttare benissimo gli attacchi idrici e dello scarico. Questo ti permette di evitare lavori di muratura e tecnici troppo onerosi ed invasivi.
Realizzare il secondo bagno nel corridoio
Può essere molto interessante, nonché pratico e funzionale, realizzare il tuo secondo bagno sfruttando il corridoio.
Ovviamente questo dovrà essere preferibilmente stretto e molto lungo per un interior design ad hoc.
Certo, la toilette non sarà molto ampia, ma comunque sarà confortevole e risponderà benissimo alle esigenze della vita moderna anche di una famiglia numerosa.
E, come detto anche più volte, il tuo immobile acquisirà maggiore valore se sarà dotato di un secondo bagno, seppur piccolo e di servizio.
Cosa inserire nel bagno ricavato dal corridoio?
Per esempio utilizza arredi must have e minimali, slim e salva-spazio ma che abbiano un'allure che strizzi l'occhio a quello del tuo intero alloggio.
In generale inserisci:
- i sanitari essenziali, il vaso WC, il bidet, ma quest'ultimo non è sempre necessario se la toilette è aggiuntiva e di servizio;
- un lavabo, anche ad angolo o mini meglio se freestanding;
- e se ci sta anche la doccia, questa può essere piccola o aperta ma, in questo caso, la pendenza dovrà essere idonea ad eliminare l'acqua.
Con il progettista di fiducia potrai valutare nel tuo specifico caso quali siano gli elementi imprescindibili e quali quelli che si possono omettere.
Anche qui potrai evitare la finestra ma è necessario realizzare un sistema di aerazione forzata meccanica, accessorio molto in uso per l'aerazione e la sanificazione degli interi alloggi specie nelle grandi città metropolitane.
Costo per creare un secondo bagno in casa
Non è mai pronosticabile in via generica il costo della realizzazione di un'opera architettonica e, nello specifico, la creazione di un secondo bagno.
Troppe sono le variabili da considerare come l'allacciamento agli scarichi e alla rete idrica, l'ampliamento di quello elettrico, l'inserimento dei sanitari e degli arredi, il costo dei rivestimenti, l'ampiezza del locale, le opere murarie necessarie, ecc. ecc.
In teoria una toilette ex novo di medie dimensioni può venirti a costare dai 7 ai 10 mila euro, ma per avere prezzi precisi e dettagliati devi rivolgerti al progettista e/o ad un'impresa edile e farti fare dei preventivi ad hoc e completi.
Di seguito, per venirti incontro e suggerirti qualche prezzo ho elencato le varie opere necessarie alla realizzazione di un secondo bagno in casa.
Tieni comunque conto che queste cifre cambiano in base alle maestranze interpellate e pure alla zona/regione/città in cui questi operano.
- Lo smantellamento del pavimento può costare circa 50 euro al metro quadrato;
- la realizzazione del massetto in cemento costerà circa 20 euro al metro quadro;
- la realizzazione dell'impianto di carico e scarico delle acque ha un costo di circa 700 euro, nel caso in cui gli allacci agli impianti idrici siano già presenti;
- la realizzare dell'intero impianto idraulico può costarti non meno di 1500 euro;
- le opere di muratura hanno un prezzo di circa 80 euro al metro quadro;
- la realizzazione del sottofondo per l'eventuale doccia, compresa la posa del piatto doccia con il suo box, ha costi che partono dai 700 euro al metro quadrato;
- l'acquisto e l'installazione di sanitari di tipo slim o salva spazio, compresi di rubinetteria, hanno un prezzo complessivo che parte dai 900-1000 euro;
- il posizionamento di una ventola per la ventilazione forzata parte da circa 200 euro, se invece vuoi usufruire di un impianto di ventilazione meccanica controllata il costo è diverso e più alto ma può interessare e rendere più salubre l'intera abitazione;
- l'ntonacatura parte da circa 30-40 euro al metro quadro;
- il rivestimento con le piastrelle tradizionali, cioè senza particolari lavorazioni o di brand costosissimi, parte da 15/25 euro al metro quadro;
- lo smaltimento dei materiali di scarto solitamente ha un costo di 9 euro al metro quadrato;
- il disbrigo della CILA e della SCA comprese le parcelle del tecnico costano circa 1000 euro nel complesso.
Filippo Coltro
Architetto e interior designer sono specializzato nella progettazione d'interni di residenze private.
Ho firmato progetti in tutto il mondo, da Hong Kong a Milano, da Padova a Venezia, tutti contraddistinti da una progettualità ricercata, attenta al particolare e alla tradizione, che sa coniugare il gusto della memoria estetica con quello della contemporaneità.