Architetto o arredatore di interni: differenze e caratteristiche
18/03/2022 -
C'è una differenza tra architetto e arredatore di interni? Certo che sì.
Le due figure professionali sono nettamente distinte, anche se di fatto ci sono professionisti che svolgono entrambe le mansioni, il percorso di studi e le competenze dei singoli indirizzi sono diversi.
Purtroppo moltissime persone fanno confusione e non sanno bene di cosa si tratta, ma ecco che grazie a questa guida, finalmente, fugherai ogni tuo dubbio e comprenderai meglio a quale figura commissionare i tuoi progetti.
Cosa non conosce il cliente
Complice anche l'avvento di internet, dei blog e dei canali social, la confusione tra
architetto e arredatore di interni è notevolmente aumentata.
Cioè, molto di sovente, chi visita il
sito di un architetto o viceversa di un interior designer, si sofferma solo sulle fotografie dei lavori svolti e non comprende cosa ci sia dietro a tutto questo, quali progettazioni e considerazioni il professionista abbia fatto prima di arrivare al risultato finale.
Spieghiamoci ancora meglio, in troppi pensano che le due figure professionali siano perfettamente sovrapponibili ma l'
architetto e l'arredatore di interni svolgono due lavori differenti anche se apparentemente similari.
Proseguiamo e scopriamo nel dettaglio diversità e analogie, nonché i campi di azione di ciascuno e le competenze specifiche.
Chi è l’architetto?
L'
architetto è un professionista che si è laureato appunto in Architettura, studiando all'università per circa 5 anni, anche se ci sono lauree di 3 che formano il cosiddetto Architetto junior.
In particolare lo studio accademico prevede l'approfondimento dei dettami della
progettazione architettonica degli spazi e anche un approfondito esame dell'eredità socio-culturale di questa antichissima disciplina.
Non solo l'architetto ha solide basi tecniche, ed è in continuo aggiornamento in quanto per legge è obbligato a farlo periodicamente con corsi e similari.
L'architetto quindi è un
professionista che potremmo definire di tipo multi-disciplinare, che ha studiato e continua a studiare lo spazio in base alle necessità del committente e sempre in base al luogo.
Progetta prima di tutto l'architettura e gli spazi interni e, di conseguenza, l'arredo ideale in base proprio alle variabili citate e senza tralasciare alcun dettaglio tecnico e stilistico.
Tieni comunque conto che oggi ci sono architetti specializzati in
arredamento di interni, altri in outdoor e garden design, altri sono volti alla realizzazione di edifici eco-compatibili e a basso impatto ambientale, altri si specializzano in costruzioni urbane, ecc.
Chi è l’arredatore d’interni?
Il vero arredatore di interni ha effettuato un corso di studi ad hoc della durata almeno di qualche anno, ma esistono anche corsi brevi , brevissima che permettono un approfondimento ad esempio a chi lavora in un mobilificio o ai neo-diplomati e/o laureati in architettura o altre discipline artistiche di migliorarsi.
L'
arredatore di interni, chiamato anche
interior designer, si occupa appunto di indoor e propone soluzioni di interior design al fine di migliorare l'ambiente interno mediante arredi, complementi, colori, decorazioni rendendolo sia più pratico che bello, personalizzato.
Molto spesso l'
arredatore di interni lavora nei negozi di mobili, e il suo lavoro, in primis, è quello di vendere mobili e non di realizzare una bella casa.
Diversamente un architetto non ha interesse a vendere il suo scopo è quello di realizzare ambienti belli per rispondere alle esigenze del suo committente.
L'arredatore di interni non si occupa di distribuzione degli spazi, aspetti tecnici o impiantistici, è semplicemente specializzato e competente nel redigere un progetto di arredo completo che tenga conto anche di elementi quali i rivestimenti adeguati, non solo il posizionamento e la scelta del mobilio, e ti suggerirà pure la giusta illuminazione.
Come visto ci sono già differenze evidenti tra architetto e arredatore di interni, ma ora approfondiamo le peculiarità della realizzazione di un progetto architettonico.
Questo si compone essenzialmente di due fasi, eccole di seguito.
1. Analisi delle esigenze e progettazione degli spazi
Il primo step utile al processo di progettazione consiste nello studiare le esigenze, le necessità, le abitudini e le richieste del committente che andranno poi adattate all'ambiente scelto, o meglio, si cercherà di ottimizzare lo spazio al fine di accogliere queste esigenze.
Dall'analisi di queste variabili e fattori il
progetto dell'architetto prende forma e presenta soluzioni spaziali in grado di apportare benefici a questi bisogni e naturalmente a chi abiterà e vivrà l'ambiente.
Progettare uno spazio, una casa, un negozio, un ufficio privato o pubblico tanto per fare degli esempi pratici, non significa unicamente realizzare un assetto di interior design bello da vedere e nei colori preferiti dalla committenza, ma è molto di più.
Per esempio:
- prima di scegliere come arredare le singole stanze, la cucina, il bagno, la zona living, ecc., bisogna valutare il loro insieme, deve esserci una sorta di fil rouge progettuale;
- è fondamentale progettare accuratamente e in maniera funzionale ogni stanza al fine di ottimizzare gli spazi e di assolvere alle esigenze pratiche ed estetiche del committente;
- prima di valutare i singoli arredi e complementi è necessario valutare attentamente l'insieme e le peculiarità più tecniche come l'esposizione, il clima, le esigenze pratiche per poi arrivare a individuare i materiali ideali, le forme e le finiture più adatte e solo alla fine si troveranno i mobili più adeguati, a completamento del processo architettonico progettuale.
2. Fase realizzativa
Ed ecco la seconda fare successiva al progetto architettonico: realizzare l'opera.
Di fatto, oltre a trasformare in realtà la progettazione su carta, si vanno a risolvere pure gli eventuali problemi tecnici e costruttivi.
Inoltre, è importante sottolineare che, nella realizzazione del progetto, ci si può avvalere di un:
- arredo su misura, soluzione suggerita quando ci si trova a dove ammobiliare uno spazio angusto come le mansarde o gli open-space, cioè dove gli arredi standard non sono ideali; in questo caso gli elementi d'arredo avranno un ruolo fondamentale all'interno del progetto e contribuiranno a rendere più accogliente e funzionale l'ambiente;
- arredo standard, è adatto a stanze che si presentano come regolari, ma anche in questo caso potrebbe essere necessario qualche elemento di raccordo o finitura su misura.
N.B. Nell'utilizzo e nella scelta di un arredo standard, ma anche in quello su misura, può entrare in gioco l'arredatore di interni a supporto dell'architetto. L'interior designer può infatti contribuire alla selezione specifica degli elementi d'arredo conoscendo le ultime tendenze, le novità del mercato e avendo stretti contatti anche con produttori e artigiani del settore.
Di quale figura hai bisogno tu?
E tu di quale figura professionale hai bisogno?
Ti serve un architetto o un arredatore di interni per trasformare in realtà i tuoi ambienti da sogno?
Certo, non è facile capire a chi rivolgersi, ma ci sono dei trucchetti, per così definirli, che possono aiutarti.
In primis rivolgiti direttamente a me per avere un parere autorevole, in alternativa contatta il tuo professionista di fiducia.
Loro stessi sapranno indirizzarti verso la figura professionale ideale.
Infine, poniti alcune domande e cerca di capire se ciò di cui hai bisogno è un parere sui dettagli del tuo progetto, cioè se hai già in mente dettaglio per dettaglio come dovrà essere la tua dimora forse necessiti solo di un arredatore di interni che possa ultimare e definire i tuoi desideri.
Se, al contrario, ti rendi conto che la tua abitazione o i tuoi spazi necessitano di un intervento più profondo allora
rivolgiti ad un architetto.
N.B. Nel mio blog troverai tantissime guide riguardanti il lavoro e gli interventi dell'architetto e infiniti suggerimenti pratici anche di interior design.
Come scegliere l’architetto di interni giusto
La cosa migliore sarebbe avvalersi di una
architetto abile anche nell'interior design, o al contrario prendere contatti con un architetto che si avvalga di un fidato arredatore di interni.
Ad ogni modo, l'
architetto di interni ideale deve:
- avere le competenze tecniche, estetiche, culturali, accademiche adeguate per esercitare la professione;
- avere un background di tutto rispetto e aver svolto tirocinio o esperienze lavorative anche a fianco di noti professionisti;
- avere un portfolio ben strutturato e che possa mostrarti il suo stile, il suo modus operandi così da capire se affine alla tua idea di interior design;
- essere ,patico, disponibile, attento e sulla tua stessa linea d'onda a livello progettuale e stilistico;
- proporti diverse soluzioni e sempre rispettose delle tue esigenze;
- farti un preventivo dettagliato e trasparente prima di prendere l'incarico.
Prendi contatto con i professionisti che più ti ispirano fiducia e valutali una volta fissato un colloquio con loro.
E non dimenticarti mai di visionare il loro portfolio, di leggere eventuali feedback online e di chiedere un
preventivo dettagliato.
Leggi la mia guida dedicata a
come scegliere l'architetto giusto.
Filippo Coltro
Architetto e interior designer sono specializzato nella progettazione d'interni di residenze private.
Ho firmato progetti in tutto il mondo, da Hong Kong a Milano, da Padova a Venezia, tutti contraddistinti da una progettualità ricercata, attenta al particolare e alla tradizione, che sa coniugare il gusto della memoria estetica con quello della contemporaneità.